Il cammino Lecco – Bormio
Perchè siamo andati da Lecco a Bormio a piedi? Onestamente non lo so ma è stata una bella esperienza. Un percorso fatto centinaia di volte in auto si è lasciato scoprire passo dopo passo riservandoci un sacco di piacevoli sorprese. Luoghi e persone molto più belli di quelli che normalmente si incrociano passando velocemente.
IL NOSTRO PERCORSO Lecco- Bormio
da Lecco all’Orsa Maggiore – ciclopedonale lungolago
da Orsa Maggiore a Colico – Sentiero del viandante
da Colico a Ardenno – Sentiero Valtellina
da Ardenno a Sondrio – Via dei terrazzamenti
da Sondrio a Ponte in Valtellina – Senriero Valtellina
da Ponte in Valtellina a Tresenda – via dei Terrazzamenti
da Tresenda a Bormio – Sentiero Valtellina
La nostra scelta di tappe lunghe (Lecco – Varenna – Colico – Ardenno – Sondrio – Tirano – Bormio) si è rivelata abbastanza impegnativa e non adatta a chi non è abituato a camminare molto ma due o tre tappe intermedie in più rendono il tragitto molto più agevole e adatto a tutti.
Da non trascurare la rassicurante presenza della ferrovia lungo tutto il tracciato.
1° giorno: Lecco – Varenna (circa 30 km)
Da Lecco è possibile prendere subito il Sentiero del Viandante e arrivare ad Abbadia percorrendo un sentiero sul fianco del monte San Martino. Noi, volendo arrivare as Varenna, abbiamo preferito seguire il lungolago fino all’Orsa Maggiore e poi imboccare il Sentiero del Viandante vicino al ristorante Bodega.
Il sentiero non è particolarmente impegnativo ma in molti punti non è adatto alle biciclette. Dopo pochi km si arriva alla scala di ferro che scende al lago all’inizio di Abbadia, si costeggia una breve spiaggia, si attraversa la vecchia statale 36 (ora sp72) e si trovano subito le indicazioni per riprendere il Sentiero del Viandante. Fino a Lierna il sentiero è un continuo su e giù con alcuni punti caratterizzati da gradini ma non supera mai i 500 metri di altitudine. Lierna è l’ideale per una sosta ristoratrice e prima di intraprendere la panoramica ma impegnativa salita che porta agli 800 metri di Ortanella (ma c’è una variante più bassa) e alla successiva discesa verso Varenna che merita una cena in riva al lago.
2°giorno: Varenna-Colico (circa 30 km)
Da Varenna il sentiero sale rapidamente verso il Castello di Vezio (per le visite apre alle 10.00) e prosegue a mezza costa fino a Bellano offrendo panorami indimenticabili. Lungo la discesa che porta a Bellano si passa su un ponte che attraversa il famoso Orrido. Da li si può rimanere in quota o scendere per una sosta a Bellano prima di proseguire, ricominciando i su e giù, fino a Dervio.
Dervio merita una passeggiata sul bel lungolago che porta quasi fino al
borgo di Corenno Plinio caratterizzato dal castello.
Da qui si ricomincia l’impegnativa salita verso le chiesette di San Rocco e, a seguire, la ripida discesa verso Colico.
3° giorno: Colico – Ardenno (circa 30 km)
A Colico (218m) inizia il Sentiero Valtellina: un lungo piattone ciclopedonale quasi tutto asfaltato che arriva fino a Tirano (441m) dove comincia a salire dolcemente per 12 km fino a Grosio (656m) e più decisamente nei 28 km che portano a Bormio (1225m).
Da Colico a Morbegno il sentiero presenta lungi rettilinei che fiancheggiano l’Adda. Non si attraversano paesi ma ogni tanto si incontrano fontanelle che distribuiscono gratuitamente acqua naturale e gasata.
Avevamo previsto una tappa corta per riposare ma, dopo una sosta ristoratrice vicino al bel ponte ad archi di Morbegno, abbiamo proseguito fino ad Ardenno dove abbiamo pernottato.
4°giorno: Ardenno – Sondrio (circa 30 km)
Per evitare la noia della ciclopedonale abbiamo scelto di fare una variante a mezzacosta seguendo la Via dei Terrazzamenti che da Ardenno sale fino a mezzacosta lungo strade locali che attraversano piacevoli e ospitali paesini.
Il percoso è molto ben indicato e, fiancheggiando i vigneti, porta fino al Santuario della Sassella che domina la vallata su uno sperone di roccia poco prima di Sondrio. Il Sentiero Valtellina passa a sud di Sondrio ma vale sicuramente la pena pernottare in città.
5°giorno: Sondrio – Tirano (circa 35 km)
Attraversata la città, si può riprendere il sentiero alla fine di via Stelvio (dove inizia la circonvallazione). Il Sentiero Valtellina, più che essere progettato per raggiungere velocemente Bormio, sembra fatto per consentire piacevoli passeggiate giornaliere zigzagando vicino all’Adda.
Se vi annoiate potete decidere di tornare sulla Via dei Terrazzamenti per dassaggiare gli ottimi sciat e pizzocheri.
Passato Carolo e lasciato il sentiero, vale la pena prendere la strada che porta a Ponte in Valtellina per arrivare giusto in tempo (12.30) per gustare i pizzocheri appena sfornati dall’oste dell’Osteria Sole.
Da li la discesa porta a Tresenda dove si riprende il Sentiero Valtellina che porta a Tirano. Altra tappa interessante dove poter ammirare, altre al poco conosciuto centro storico e i piacevoli ristoranti, il famoso organo del santuario della Madonna di Tirano.
6°giorno: Tirano – Bormio (circa 40 km)
Da Tirano comincia la lieve salita che, costeggiando piacevolmente l’Adda, porta verso Grosio dove, con una piccola deviazione, si può salire al castello Visconti Venosta prima di intraprendere la salita più decisa che porta, in successione, a Sondalo, alla frana di Sant Antonio Morignone, a Cepina e infine a Bormio