LA STRADA ANTICA

LA STRADA ANTICA – A Santiago per il cammino Aragonese e il Francese

20.00€

Silvio ha scoperto una “strada antica”, la strada di Compostela, e quella strada lo ha affascinato e catturato, come aveva catturato me qualche anno prima. Perché la strada è certamente un momento diverso dal solito vivere, perché si evitano tutte quelle comodità sempre a portata di mano, e perché si instaura uno stile che non dura solo per quei giorni: ma, se questo avviene con attenzione e sincerità, qualcosa resta, trasforma il nostro mondo interiore e ci cambia, perché la strada è maestra; sì, maestra perché insegna all’uomo verità che mai avrebbe appreso sui libri o restandosene tra le quattro mura domestiche. La strada poi è povera, ci obbliga a lasciare; la strada è anche severa perché ci stanca e ci fa capire quanto siamo deboli.
In questo senso, la strada è segno e simbolo, è occasione, è momento intenso di vita, è la realtà che racchiude da una parte gli ideali umani della persona vista nella sua pienezza, e dall’altra già un inizio di novità di vita, una risposta ai più segreti sogni dell’uomo, che vuole per sé, per gli altri e per il mondo una storia tutta diversa, fatta di amore e di libertà, di bellezza e di gioia, di giustizia e di coraggio, di serenità e di pace. Per questo la strada è il segno di chi è vivo, di chi respira e sente respirare la terra sotto i piedi.
(dall’introduzione di don Luca Albizzi)

 

recensioni:

Riflessioni del prof. Luigi Potenziani presente alla presentazione del libro ‘La strada Antica’ del 13 maggio ad Alatri:

“la presentazione di Silvio Campoli che è avvenuta ieri nella biblioteca totiana di Alatri, mi ha indotto a qualche ulteriore considerazione: L’autore identifica il cammino di Santiago de Compostela col cammino della vita, che si percorrere forniti dello stretto necessario, in compagnia di compagni occasionali perché anche nel corso della nostra esistenza, durante la quale può accadere di tutto, i compagni di viaggio possiamo sceglierli soltanto tra quelli che abbiamo l’occasione di incontrare. Inoltre i grandi spazi, gli sconfinati paesaggi, i momenti di solitudine e il comportamento di coloro che lo affiancano inducono il pellegrino alla riflessione sul valore e sul significato della vita, avvicinandolo a una sua concezione mistica. La validità di quanto asserito dall’autore e dal moderatore nulla toglie alla capacità di un Leopardi di scrivere L’infinito davanti a una siepe che gl’impediva di vedere oltre, né ad altri personaggi di divenire dei mistici vivendo in ambiti ristretti o addirittura in clausura. La Risposta dunque – a mio modesto parere – ci viene dal catechismo che noi cattolici abbiamo imparato da bambini, quando il prete – badate bene – non il catechista che allora non esisteva nei nostri paesi – ci chiedeva: Dov’è Dio? E noi rispondevamo: “Dio è in cielo, in Terra e in ogni luogo: Egli è l’Immenso”. Dunque ciascuno di noi può trovare la sua strada nei luoghi più diversi perché Dio è dappertutto. Possiamo aggiungere che l’abitudine, la monotonia inducono comportamenti ripetitivi che assopiscono in noi la sensibilità ai valori di cui si nutre la spiritualità. In tali casi una profonda immersione in un’esperienza diversa e profonda può validamente farci ritrovare la nostra via. Una veloce riflessione sulla saggia osservazione – fatta dall’autore nel corso della presentazione – che ognuno ha il suo tempo e in questo suo tempo fa, conduce, realizza la sua esperienza. L’idea mi ha fatto tornare alla mente la prima Lettera di Seneca a Lucilio quando gli ricorda che il più grande dono che la natura ha fatto all’uomo è il tempo, unico dono che l’uomo non potrà mai restituire. Particolarmente famosa è l’espressione “Omnia, Lucili, aliena sunt; tempus tantum nostrum est” che ho notata sotto la meridiana disegnata sulla parete di una modesta e antica abitazione a Oltre Il Colle, un paesino a 1.000 metri di altitudine, in Val Brembana (BG). In conclusione valida l’idea del libro, le riflessioni che propone, la spiritualità che veicola e l’idea di destinare il ricavato a un’associazione pro Africa, pur tenendo presente che ogni uomo ha la sua strada (o le sue strade) sulla quale (sulle quali) percorrere – non trascorrere – il suo proprio tempo. Luigi Potenziani”

Esaurito

Descrizione prodotto

ISBN 978-88-999-16-72-5
GWMAX editore
160 pagine formato 165×235

Silvio Campoli

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